Volentieri accogliamo la denuncia del centro destra barlettano contro la Festa della Musica definita cambiale elettorale di Cascella. Siamo sinceramente rammaricati per il ritardo con cui questa denuncia è arrivata: dopo cinque anni di consuete grida allo scandalo pensavamo che almeno nella tempistica si fossero allenati. E invece abbiamo dovuto attendere con trepidazione crescente e col timore, infondato per fortuna, che si fossero dimenticati di noi e che volessero trattarci alla stregua di qualsiasi atto politico o amministrativo, ovvero lasciarci nell'oblio per pigrizia.
Siamo un po' in imbarazzo nel rispondere alle accuse, perché francamente non ci sentiamo sul banco degli imputati. Anzi, a dire il vero, non ci sentiamo imputati. Chi conosce l'Arci Carlo Cafiero sa bene che tutte le attività sono frutto degli sforzi di volontari che gratuitamente mettono a disposizione il proprio tempo a favore della collettività, anche rimettendoci di tasca propria. Chi non ha mai visto queste realtà, per miopia culturale prima ancora che politica, non sa cosa ci sia dietro anche il più piccolo progetto, non conosce le facce pulite che si spendono per realizzarlo e gli sforzi necessari alla buona riuscita. Il contributo, minimo e una tantum, che arriva dall'amministrazione è necessario alla piena realizzazione di un appuntamento che ormai è diventato fisso nell'agenda di tanti cittadini, barlettani e non. Un'associazione che lavora seriamente e da anni su questo territorio è accreditata agli occhi di un'amministrazione a prescindere dal fatto che tra i suoi soci ci sia un consigliere comunale. Abbiamo collaborato con il Comune di Barletta ed altri Enti pubblici per anni prima che Carmine Doronzo fosse eletto, costruendo un curriculum di tutto rispetto di cui andiamo fieri. Vi aspettiamo a braccia aperte per una rassegna!
Comprendiamo la preoccupazione su come sono stati spesi questi soldi: son € 3500,00 mica bruscolini! Possiamo anche immaginare lo sconcerto dei militanti del centrodestra che sono accorsi all'ANMI per assistere al concerto, gratuito, e non hanno trovato nessuno. Ma insomma, si saranno detti, hanno avuto un contributo e non c'è nessun concerto? Chissà per cosa avranno speso i soldi! Scandalo! Bene, amici del centro-destra, avete sbagliato strada. Eravamo, migliaia, dall'altra parte, lungo la Litoranea di Ponente. No, non era la festa patronale. Era la Festa della Musica.
Siamo dispiaciuti, avete perso uno straordinario momento di condivisione, un momento di valorizzazione delle belle realtà e dei talenti locali. Un momento che ci auguriamo di poter replicare ancora, il prossimo anno, quello successivo e quello dopo ancora. Ve lo diciamo con un ampio preavviso così potrete segnarvi sull'agenda che avete altri articoli inutilmente polemici da scrivere. Noi nel frattempo continueremo a lavorare a testa bassa come abbiamo sempre fatto e con un impegno ancora maggiore.